Fashion

The little black dress: un tubino per tutte

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E’ l’eleganza fatta abito, è ciò che non dovrebbe mai mancare nell’armadio di una donna, è “l’incarnazione del potere femminile, crudo, schietto e dritto al punto”, come sosteneva Alexander McQueen: è il tubino nero, il capo passpartout per eccellenza.

Celebrato in una mostra a Milano nel 2011 dal titolo BTubino (perché gli anniversari erano due) e nel 2013 a Parigi con un’altra organizzata da Stella McCartney (The little black dress), il tubino nero ( che in realtà non aveva affatto la linea a tubino!) fu inventato nel 1926 da Coco Chanel che lo ribattezzò “petite robe noire“.

Un semplice abito nero, di linea morbida e scivolata, che sdoganò questo colore svincolandolo dal simbolo del lutto e trasformandolo in un passepartout adatto ad ogni occasione e ad ogni tipo di femminilità.

A trasformarlo in un’icona mondiale fu però Audrey Hepburn che nel 1961 lo indossò nel film “Colazione da Tiffany”, lanciando la moda del “little black dress” , come venne ribattezzato in inglese ( il capo di Givenchy fu venduto da Christie’s nel 2006 per 410.000 sterline).

Negli anni delle contestazioni e dei movimenti femministi venne un po’ dimenticato, per poi tornare prepotentemente in auge negli anni ’80: le business women lo adottarono come divisa da lavoro e Donna Karan, direttore creativo di Anne Klein, ne fece il capo di punta delle sue collezioni.

Da allora il “vestirello” o “scemarello” come lo chiamava la giornalista Camilla Cederna ha dimostrato di essere l’unico capo capace di attraversare indenne le mode e lo scorrere del tempo diventando un capo irrinunciabile.

Come affermava Coco Chanel “la semplicità è la chiave di volta della vera eleganza”
Quindi prima di caricarci di orpelli, ruches o plissè per camuffare o nascondere, prendiamo in considerazione i contorni naturali del nostro corpo per scoprire che è il taglio giusto a fare di un abito il nostro abito, anche quando abbiamo voglia di tubino e pensiamo di non potercelo permettere.

Donna a triangolo o a pera

Per ottenere una silhouette più armoniosa occorre ridimensionare la parte più ampia del corpo, i fianchi, riequilibrando la larghezza delle spalle, spesso strette e minute.

Il tubino perfetto metterà in risalto la vita con una fascia o un taglio che la sottolinei, sarà sottile e mediamente attillato ed avrà scollo a barca o a madonna ornato da arricciatura o spalle leggermente imbottite.

Donna a triangolo invertito

Questo tipo fisico è l’esatto opposto del precedente, spalle ampie, vita e fianchi stretti, vagamente o spiccatamente androgino. Il tubino che lo valorizzerà avrà le spalle all’americana, il taglio dei fianchi leggermente a palloncino o con baschina e una lunghezza al ginocchio.

Donna mela o a cerchio

La donna con un fisico a mela ha spalle e fianchi della stessa misura, punto vita spesso appesantito ma in compenso gambe magre e slanciate. L’abito ideale avrà una lunghezza a metà coscia, linea ad impero se il seno è prosperoso, a tunica o a trapezio se il seno è minuto. Se invece il peso è “importante” e distribuito su tutto il corpo, gambe comprese, linea a tunica e calza colorata abbinata ad un bel foulard doneranno al meglio.

Donna a clessidra

La donna a clessidra è una donna formosa (la tipica “maggiorata” degli anni ’50) con spalle e fianchi della stessa dimensione, vita sottile, seno generoso. L’abito perfetto per lei è il tubino classico, avvitato e con lunghezza al ginocchio.

Donna grissino o rettangolo

La donna rettangolo è il modello tipico dell’indossatrice, magra, con poche forme e punto vita non delineato. I modelli ideali possono essere due: a stile impero o con il punto vita accentuato da una fascia o una cintura alta e baschina ( questo darà l’illusione di una silhouette a clessidra).

UN TUBINO PER TUTTE

Il meglio di un tubino nero

Accessoriare

Andate sul classico indossando un filo di perle o una bella spilla, oppure puntate sull’effetto teatrale con una collana o bracciale importanti. Nell’ultimo caso ricordate di bilanciare il tutto tenendo il resto degli accessori al minimo oppure evitandoli completamente. Indossare un collant colorato con borsa abbinata può rendere più svelto e informale anche il tubino più classico. Ma per non strafare seguiamo ancora una volta il consiglio di Coco: “prima di uscire di casa guardatevi allo specchio e togliete un accessorio”.

Investire

Puntate sulla qualità senza dimenticare che questo non equivale per forza a spendere un patrimonio. Ma solo la qualità paga nel tempo. Occorre cercare nei posti giusti, magari trovare un’ottima sartoria che possa confezionare l’abito giusto per voi o che possa eseguire delle modifiche su capi preconfezionati.

Mantenere nel tempo

Seguire sempre scrupolosamente le indicazioni di manutenzione salverà il vostro capo dall’usura del tempo, il colore (fondamentale) sarà preservato e durerà più a lungo.

E ricordate sempre che “la moda passa, lo stile resta”!

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Buon tubino a tutte!


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